Quella volta in cui mi sono sentita fuori posto
Capita a tutti almeno una volta nella vita, spesso molto di più: ma siamo noi ad essere fuori posto o è il posto in cui siamo che non è quello per noi?
Ciao a tutti ✨ prima di passare alla newsletter vera e propria, questa settimana vi vorrei proporre un piccolo sondaggio che mi sarebbe davvero molto utile a tarare al meglio i contenuti che vi propongo su questo canale. Vi va di compilarlo? Ve lo lascio qui:
Grazie in anticipo per il vostro tempo! E adesso passiamo alla newsletter!
Domenica scorsa era c’era un bellissimo pomeriggio di sole. Ho pensato che, dopo una settimana di pioggerellina fastidiosissima, fosse proprio il momento giusto per andare fare una bella corsa sull’argine. Mi sono vestita, mi sono messa le scarpe, le cuffie e sono partita. Ovviamente, sull’argine c’era il MONDO a passeggio: mamme con le carrozzine, papà con bambini alle prime prove di bicicletta, coppie di anziani, amiche che facevano due chiacchiere, ciclisti, altri jogger… insomma, di tutto e di più, mai vista così tanta gente.

Mentre zigzagavo tra le persone, ad un certo punto ho visto una coppia conosciuta: erano dei miei compagni di coro, marito e moglie, che non vedevo da metà dicembre, il giorno dello spettacolo, anche loro a passeggio sull’argine. Mi hanno sempre vista vestita, truccata, pettinata… in tenuta quotidiana insomma. Quando vado a correre invece, mi vesto in modo funzionale, quindi, per citare la mia newsletter di qualche settimana fa, mi vesto per coprirmi, non certo per esprimermi. Dal momento che non sono una professionista, evito acquisti evitabili e uso quello che ho a casa, il tutto ovviamente pulito e in buone condizioni. La mia divisa da corsa quindi consta di:
un paio di leggins grigi, adoperati in condivisione con mia figlia più grande e che lei usa pochissimo perché hanno un bel fascione enorme sulla pancia, perfetto come antispifferi quando fa freschetto
un dolcevita in tessuto tecnico, che acquistai per sciare almeno 15 anni fa, bianco, che fa ancora egregiamente il suo mestiere
la soft shell nera di mio marito, una giacca leggera antivento, l’ideale per correre con il freddo. Ovviamente il fit è molto morbido e non esattamente femminile.
le mie scarpe da corsa fucsia (a mia discolpa, posso dire che le mie tenute estive - non ho mai fatto allenamento in inverno - hanno vari dettagli fucsia, quindi le scarpe hanno un senso con i miei look sportivi estivi)
una fascia in testa per tenere calde le orecchie… e questo è un po’ il punto dolente. Si tratta di una bella fascia di lana, di mia figlia più grande, fatta ai ferri, di un bellissimo verde ottanio… che, oggettivamente, mi sta proprio male, soprattutto portata con la frangia tirata indietro 😅 Però tiene davvero caldo, quindi per correre in inverno è l’ideale. Per Natale, conscia del fatto che c’era amplissimo margine di miglioramento sulla fascia, ne ho chiesta una in regalo… ma mi è arrivato una specie di scalda collo dal diametro appunto del mio collo o poco più. Solo metterlo mi fa venire mal di testa. Onesta: mi sono limitata a rimandare l’acquisto e ho continuato a correre felice con la mia fascia ottanio, che ha tanti pregi, tranne quello di rendermi avvenente.
Torniamo al mio incontro inaspettato. Quando mi hanno vista, i miei compagni di coro ci hanno messo un po’ ad inquadrarmi: “Ma tu sei quella che fa la consulente d’immagine, giusto? Non ti avevamo riconosciuta…” Beh, poverini, come potevano? Ero oggettivamente irriconoscibile (per altro, sudata e struccata… un bijoux proprio 😂). Ci siamo fermati a chiacchierare per cinque minuti e poi siamo tornati ciascuno al proprio pomeriggio.
Finché correvo, ho pensato che, nonostante io fossi all’estremità cosmica opposta rispetto a quella con cui mi presento normalmente alla gente, non mi sono sentita in difetto. Certo, ho esordito con: “Scusate la fascetta poco da jogger, ma tiene caldo e l’opzione B è troppo dolorosa per essere indossata!”, per limitare, per quanto possibile, “i danni”. Non ero perfetta, non ero come avrei voluto… ma pazienza: sono anche così, il mio valore come persona e come professionista non cambia.
“Non mi sento all’altezza”
Perché vi racconto questo? Per farvi riflettere: quante volte vi siete sentite non all’altezza? Quante volte vi è capitato di pensare: “Oddio, vestita così non vado bene”, oppure “Cosa penserà la gente di me?”, o anche “Non sono all’altezza della situazione”.
È capitato a tutti, è capitato anche a me e ho un ricordo molto preciso della sensazione che provavo. Mi è capitato di rispolverarla guardando “Inside out 2”, nella scenda in cui Riley entra nello spogliatoio delle ragazze grandi e si sente un pesce fuor d’acqua. È esattamente quella la sensazione: quella di sentirsi giudicate per quello che sembriamo, non per quello che siamo. Nel mondo di oggi, poi, sembrare ed essere sono tragicamente, inscindibilmente avvinghiati. Ne abbiamo parlato anche i questa newsletter, approfondendo come, capendo questo meccanismo e capendo il potere che hanno i nostri vestiti, sia possibile capovolgere la situazione a nostro vantaggio ⬇️
A scuola mi sono spesso sentita così, ma anche sul lavoro, specialmente quando lavoravo a Milano, quando erano tutti più cool più giusti, più perfetti, più qualsiasi cosa (non vi dico poi quando andavo in trasferta a Parigi o a Londra). E perché mi sentivo così? Perché non avevo ancora sviluppato un mio senso di me, una personalità abbastanza forte che mi facesse sentire sicura anche in un ambiente “ostile” (che poi magari di ostile non ha nulla, siamo noi che lo percepiamo tale). Questa è una cosa che viene con il tempo, o almeno per me è stato così: mi ci sono voluti anni per sentirmi sicura al punto da rimettere in prospettiva la definizione di “cool”, ma anche quella di cosa significhi “di valore”.
Si matura con il tempo
Una cosa che mi ha sempre colpito molto di tutte le anta girl con cui ho avuto modo di lavorare è la sicurezza che hanno di loro stesse, la voglia di sperimentare, fregandosene del giudizio. Provano proporzioni diverse, tagli diversi, colori che prima non avevano considerato e si lanciano in abbinamenti diversi proprio con la voglia di mettersi in gioco, di uscire dalla comfort zone. Più di una delle mie ragazze anta mi ha detto che, passata una certa età (a questa “certa età” c’è chi arriva prima e chi dopo in termini anagrafici, è proprio una questione di presa di coscienza individuale) si comincia a non farsi più influenzare dal giudizio degli altri o da quello che la gente può pensare di te. Si acquisisce una maggiore sicurezza, si dà importanza ad altre cose. Non che l’abbigliamento diventi marginale, tutt’altro: semplicemente il focus si sposta sul messaggio, più che sull’articolazione delle parole di cui è composto. Per fare un parallelismo con le parole, è come se si padroneggiasse la lingua al punto da non preoccuparsi della costruzione delle frasi, ma di quello che stiamo dicendo, senza paura che qualcuno non sia d’accordo con noi (passaggio ulteriore).
Quindi ecco, questa settimana vorrei lasciarvi con una piccola riflessione: è del tutto normale sentisi fuori posto, capita a tutti, ma cerchiamo di convincerci del fatto che non siamo noi il problema… probabilmente è “il posto” in cui siamo o la tappa del nostro percorso. Non è il nostro valore intrinseco a cambiare. Noi possiamo evolvere, soprattutto dentro… ma il nostro valore non dipende da come ci guardano gli altri. E, ve lo dico da consulente, nemmeno da come ci vestiamo. Quella è una cosa che possiamo affinare per migliorare il nostro modo di comunicarci. È un mezzo, è il contenitore, non è il contenuto.
Sentitevi sicure di questo… e, questa settimana, guardatevi allo specchio fiere di quello che siete ✨
Si , credo anch'io che capiti a tutti prima o poi di sentirsi "fuori posto", ma credo che sia collegato alle nostre insicurezze che col tempo si perdono, si arriva a una "certa" età più consapevoli di noi stessi e di conseguenza più sicure e diciamocelo, con meno filtri, insomma quasi ti viene un "machissenefrega" che detto così suona male ma nella realtà è molto liberatorio😜
Cara Angela! 7 anni fa mi consigliasti i capelli bianchi!!!.....ora indosso i suddetti capelli e sono meravigliosa!!! Luminosa! Grazie mille