Outfit ripetuti: perché ci creano un problema?
Come siamo arrivati al punto che indossare più di una volta lo stesso capo ci fa sentire inadeguati?
Eh lo so, questa sarà una newsletter scomoda, una di quelle che un po’ dividerà le coscienze e un po’ vi farà dire “ma veramente?!”. Di cosa voglio parlarvi? Del senso di inadeguatezza che si insinua nella nostra testa quando ci mettiamo lo stesso capo due volte. Perché succede questo?
I fatti
Ogni anno in tutto il mondo, l'industria della moda produce tra i 100.000 e i 150.000 milioni di capi, numeri che dal 2000 sono raddoppiati.
Come si legge da questo interessantissimo articolo, “Gli acquirenti di moda acquistano più di 80 miliardi di nuovi capi ogni anno, oltre il 400% rispetto a due decenni fa. Secondo il WRAP (Waste & Resources Action Programme) nel Regno Unito, ogni persona acquista 28 nuovi capi all’anno. Mentre gli europei utilizzano quasi 26 chili di prodotti tessili. Ma molti di questi indumenti vengono indossati solo da 7 a 10 volte prima di essere scartati, con un calo di oltre il 35% in soli 15 anni.”
Mi sembra abbastanza evidente che abbiamo un problema, anzi una serie di problemi, non ultimi quelli che fioriscono nella nostra testa a furia di essere assoggettati ogni giorno tutti i giorni a nuovi cambi di look, nuovi acquisti, unboxing e haul.
Non entro nemmeno nel merito della moda sostenibile, della quantità di rifiuti, di tutto quello che questa meccanica comporta a livello ambientale. Mi fermo solo a quello che succede alla nostra testa.
Siamo talmente tanto convinti che sia questo il modo giusto di procedere, di vivere, che ci sembra anormale non pensare di acquistare un capo nuovo per una qualunque occasione: non più solo matrimoni o lauree, feste di un certo calibro, diciamo, ma anche uscite con le amiche, cene di lavoro, pizze fuori e via elencando.
Insomma, qualsiasi scusa è buona per sfoggiare un nuovo capo e farlo vedere alle amiche. Mediamente, si tratta di acquisti da poco, cosette destinate, appunto, ad essere indossate una o due volte… ma fanno scena, fanno la serata e va bene così.
I risvolti mentali di questi fatti
E invece no, non va tanto bene così. Questo fa sì che chi preferisce acquistare meno e meglio, capi di qualità e durevoli, che, per ovvie ragioni, non seguono i trend, ma hanno un gusto intramontabile, si sente come una nota stonata in questa sinfonia di novità a buon mercato, finendo per pensare di avere qualcosa di sbagliato, pensando che non valga la pena mostrarsi se non si ha niente di nuovo da far vedere.
Ho voluto scrivere questa newsletter perché nella mia membership una delle mie ragazze ha espresso il suo chiamiamolo “disagio” nel fatto di avere sempre look più o meno analoghi da postare e condividere con le sue compagne di Armadio: che senso ha che io mi mostri se i look che mostro sono sempre più o meno quelli?
Quindi ho pensato: se una delle mie ragazze, che già ha una sensibilità di un certo tipo, che già è stata ben “catechizzata” dalla sottoscritta ad un certo tipo di approccio alla moda e, soprattutto, che si veste con uno stile molto personale e definito, si fa di questi problemi… allora forse è un disagio che serpeggia in mono molto più ramificato di quanto uno non si aspetti.
Quindi che fare?
Suonerà banale, ma ve lo devo dire: non sta scritto da nessuna parte che bisogna uscire con capi nuovi ogni settimana. Se i vestiti sono lavati, puliti e profumati, qual è il problema di rimetterli due volte? Non volete metterli per due giorni di fila? Ok, fate passare una settimana, ma quei vestiti non sono “finiti”, non hanno fatto il loro tempo solo perché qualcuno li ha già visti.
L’abito che avete usato per un matrimonio, potete riadattarlo, rivisitarlo e indossarlo per un’uscita tra amiche. Oppure potete metterlo ad un altro matrimonio, non capisco dove sia la questione… indossate lo stesso vestito in tutte le foto? E chi mai pensate che farà il confronto? Non so se riuscite a vedere la futilità di un problema che non esiste e che ci è stato creato da una società in cui è necessario comprare per essere qualcuno e per valere qualcosa.
In più se c’è una cosa che ha di bello la moda, è proprio il fatto di essere creativa: la creatività sta anche nel pensare a nuovi modi per mettere capi “vecchi”, abbinandoli in modo diverso, cambiando gli accessori, il make up, l’acconciatura. Così, accidentalmente, sappiate che in questo modo esprimete anche la vostra personalità…
Non so se con questa newsletter vi ho fatto squillare qualche campanello, ma nel caso in cui vi siate mai sentite a disagio per aver indossato due volte lo stesso outfit, vorrei che vi sentiste rasserenate: non c’è nulla di male, fate benissimo e anzi, sarebbe utile se in tante più persone facessero come voi. Ah, io faccio parte del gruppo.
Non ci credete? Guardate questi post qui sotto, o fatevi una navigata sulla mia pagina Instagram: non sono il tipo di profilo in cui troverete nuovi abiti ogni settimana. Uso molto quello che ho e compro davvero molto poco, sperando che questo modo di fare possa essere uno spunto per qualcuna delle ragazze che mi segue sui social.
Le rubrichette di un’Amore di Armadio
📚 Libri sul mio comodino (presi in biblioteca)
Il fiore delle illusioni, di G. Catozzella: un romanzo di formazione di un ragazzo con cui sono quasi coetanea e con cui condivido le estati passate al sud, motivo per cui l’ho portato a casa. Devo dire che però mi ha preso molto meno di “La Malnata” (gusto personale).
🎬 Film e serie TV
Adolescence: mamma mia che legnata… un pugno allo stomaco davvero. Da mamma, credo che tutti i genitori dovrebbero guardalo, più che altro per capire un pochino di più cosa frulla nelle teste dei nostri figli… e quanto possono essere fragili.
🛍️ Acquisti del mese
Dopo non so quanti anni, ho comprato dei pennelli da trucco, uno per il correttore e uno per l’illuminante. Beh, che dire: quello per il correttore avrei dovuto acquistarlo millenni fa!
per necessità, ho acquistato un primer e una cipria con relativa spugnetta per fissare il trucco: devo dire che ho visto nettamente la differenza, soprattutto nel contorno occhi. Il trucco tiene molto meglio… dovevo avere quasi 43 anni per fare questa scoperta 😆
🎯 Traguardi raggiunti
Sto organizzando la nuova Reunion dell’Armadio di Angela e il numero delle partecipanti dall’anno scorso a questo è raddoppiato: non vedo l’ora di vederle e rivederle, abbracciarle tutte e conoscerle di persona. È una gioia che non riesco a spiegare… vi racconterò qualche dettaglio dopo l’evento!
Ecco qui, per questa settimana è tutto! Ci rivediamo qui tra due settimane, tre al massimo. Un abbraccio a tutte!
Buon giorno Angela!
Ho letto con interesse il tuo articolo... Precisamente, ho letto sollevata il tuo articolo!!
Da qualche tempo infatti, per svariati motivi, non ho più tanto interesse nella "moda" come la intendevo anni fa: seguire le tendenze della stagione, vagliare e comprare qualcosa "di moda" appena uscito dalle fabbriche per quella stagione.
Vuoi perchè ho ridotto moltissimo le mie uscite "mondane", vuoi perchè per lavoro porto una divisa, alla fine metto sempre le stesse cose (lavate e stirate eh!).
Ho avuto così modo di constatare che, anche a distanza di anni, i capi comprati d'impulso, di pancia, ascoltando l'istinto, sono quelli che indosso sempre volentieri, perchè mi ci sento bene dentro e che fanno dire a chi mi vede "oh come stai bene vestita così" nonostante la giacca sia di 15 anni fa ad esempio.
Così, serenamente, mi sono consolata per il fatto di prendere un capo perchè mi piace, consapevole che sarà "mio" per tanto tanto tempo, almeno finchè la taglia mi consentirà di indossarlo hahah.
Buon lavoro Angela!
Nicoletta
Faro, Scusami